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DECRETO "RILANCIO", INCENTIVI

Rafforzamento patrimoniale delle Pmi: dal 12 aprile le domande di accesso al credito d'imposta

12 Marzo 2021
Rafforzamento patrimoniale delle Pmi: dal 12 aprile le domande di accesso al credito d'imposta

L'art. 26 del decreto "Rilancio" (D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modifiche dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77) contiene misure finalizzate al rafforzamento patrimoniale delle Pmi.

Si prevede infatti che per i conferimenti in denaro effettuati per l'aumento del capitale sociale di Spa, Sapa, Srl (anche semplificate), società cooperative, che non operano nel settore bancario, finanziario o assicurativo e che abbiano sede legale in Italia, spetta un credito d'imposta pari al 20 per cento. L'investimento massimo del conferimento in denaro sul quale calcolare il credito d'imposta non può eccedere i 2 milioni di euro.

A tal fine si deve trattare di società in possesso di determinati requisiti prescritti dalla norma, tra i quali (a titolo esemplificativo):

  1. ricavi, di cui all'art. 85, comma 1, lettere a) e b), Tuir, relativi al periodo di imposta 2019, superiori di regola a 5 milioni di euro;
  2. riduzione dei ricavi a causa dell'emergenza Covid-19 nei mesi di marzo e aprile 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in misura non inferiore al 33 per cento;
  3. aver eseguito entro il 31 dicembre 2020 (purché successivamente all'entrata in vigore del medesimo D.L. n. 34/2020 ) un aumento di capitale a pagamento e integralmente versato.

Per la società beneficiaria del conferimento è previsto un credito d’imposta pari al 50 per cento delle perdite eccedenti il 10 per cento del patrimonio netto, al lordo delle perdite stesse, fino a concorrenza del 30 per cento dell’aumento di capitale a pagamento, con integrale versamento dello stesso entro il 31 dicembre 2020. La predetta percentuale è aumentata dal 30 al 50 per cento per gli aumenti di capitale deliberati ed eseguiti nel primo semestre del 2021. Il conferimento massimo su cui calcolare il credito d’imposta non può eccedere l’importo di 2 milioni di euro.

I criteri e le modalità di applicazione e di fruizione dei crediti d’imposta sono stati stabiliti dal D.M. 10 agosto 2020 al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa, pari a 2 miliardi di euro per l’anno 2021.

Ora, con il Provvedimento direttoriale 11 marzo 2021, n. 67800/2021 , l'Agenzia delle Entrate ha dettato le norme attuative. In particolare si precisa quanto segue:

  1. gli investitori che hanno effettuato conferimenti in società possono chiedere il relativo credito d’imposta del 20 per cento inviando telematicamente l’apposito modello dal 12 aprile fino al 3 maggio;
  2. per gli aumenti di capitale, invece, l'istanza finalizzata ad accedere al credito d'imposta – riconosciuto in misura variabile dal 30 al 50 per cento - la domanda potrà essere trasmessa dal 1° giugno e fino a 2 novembre 2021;
  3. le domande devono essere inviate telematicamente, anche tramite intermediario, utilizzando il software dell’Agenzia “CreditoRafforzamentoPatrimoniale”;
  4. il credito d'imposta può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa al 2020 e in quelle successive, fino a conclusione dell’utilizzo, e anche in compensazione esterna tramite F24 a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione relativa al 2020.

Questo documento fa parte del FocusCoronavirus