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Lettere di compliance per l'omesso invio dei corrispettivi, nessun chiarimento se c’è la fattura

4 Febbraio 2020
Lettere di compliance per l'omesso invio dei corrispettivi, nessun chiarimento se c’è la fattura

L’Agenzia delle Entrate ha inviato nei giorni scorsi delle lettere amichevoli agli operatori del commercio al minuto e attività assimilate che non risulta abbiano trasmesso i corrispettivi certificati e memorizzati con il registratore telematico o tramite l'apposita procedura web del portale “Fatture e corrispettivi”: lo ha reso noto ieri, con un comunicato pubblicato sul proprio sito, la stessa Amministrazione fiscale.

La quale ha inoltre confermato la possibilità per i destinatari di tali lettere di compliance di utilizzare il canale di assistenza CIVIS per fornire all’Agenzia chiarimenti e segnalazioni.

Si tenga presente peraltro che non sono tenuti ad inviare chiarimenti i commercianti al minuto che certificano le proprie operazioni esclusivamente tramite fattura.

Si ricorda che nei giorni scorsi, attraverso una nota il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili aveva reso noto - “Tenuto conto che nella maggior parte dei casi la situazione segnalata risulta del tutto normale in considerazione della scelta di certificare con fattura le operazioni nei confronti dei consumatori finali” - di essersi “prontamente attivato nei confronti dell’Agenzia delle entrate al fine di evitare l’utilizzo del canale CIVIS per i contribuenti non tenuti all’adempimento”.

In particolare, veniva chiesto all'Agenzia di emanare un comunicato che fornisse rassicurazioni “sulla non necessità di fornire risposta alla comunicazione ricevuta nei casi di assenza di anomalie”.

Questo documento fa parte del FocusCORRISPETTIVI ELETTRONICI