L’attivo circolante è individuato dalla lettera C) dello schema di Stato patrimoniale previsto dall’articolo 2424 del Codice civile e raggruppa: 1. le rimanenze; 2. i crediti; 3. le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni; 4. le disponibilità liquide.
Le rimanenze di magazzino rappresentano beni destinati alla vendita o che concorrono alla produzione nella normale attività della società, possono quindi essere un prodotto finito o una merce destinata alla vendita o un fattore produttivo.
I crediti, nelle imprese mercantili, industriali e di servizi, derivano generalmente dalla vendita dei prodotti o dall’effettuazione dei servizi. Rappresentano il diritto ad esigere l’ammontare pattuito alle scadenze individuate o individuabili.
Le partecipazioni in altre imprese e i titoli che non rappresentano un investimento duraturo, ma siano destinati alla cessione entro breve termine, vanno iscritte nelle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.
Le disponibilità liquide sono rappresentate dai depositi bancari e postali, assegni, denaro e valori in cassa. Rappresentano pertanto le somme monetarie prontamente utilizzabili dalla società.
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