Una volta riscontrato un concreto sospetto di attività di evasione o elusione fiscale o se vi è il sospetto che si stiano commettendo altre violazioni o che vi siano violazioni sostanziali della normativa tributaria, la verifica fiscale richiede che vi sia l’accesso presso il contribuente. Per potere effettuare l’accesso, sia i funzionari dell’Agenzia delle entrate, sia i militari della Gdf devono rispettare una serie di diritti e garanzie riconosciuti al contribuente sottoposto a verifica. Il contribuente ha diritto di essere informato delle ragioni della verifica e dell’oggetto che la riguarda, della facoltà di farsi assistere da un professionista abilitato alla difesa di fronte agli organi di giustizia tributaria, nonché dei suoi diritti e obblighi nel corso della verifica. L’assistenza del professionista costituisce un valido strumento di tutela per il contribuente. La permanenza degli operatori civili o militari dell’Amministrazione finanziaria presso la sede del contribuente per le attività di verifica non può superare 30 giorni lavorativi, per la generalità dei contribuenti, e 15 giorni lavorativi, per le imprese in contabilità semplificata e i lavoratori autonomi. Le facoltà di indagine che possono essere espletate in esito all’accesso variano a seconda dei locali nei quali avviene l’esercizio di tale potere.
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