La rappresentazione degli elementi di stato patrimoniale con il criterio finanziario è finalizzata ad agevolare l’apprezzamento dell’equilibrio patrimoniale, inteso come coerenza temporale tra impieghi e fonti patrimoniali. Il criterio della pertinenza gestionale consente di apprezzare l’assetto patrimoniale delle diverse aree di attività operativa e di determinare la posizione finanziaria netta. La rappresentazione degli elementi di conto economico con il criterio funzionale evidenzia l’incidenza, sulla formazione del reddito, di aree gestionali tecnicamente omogenee. Il criterio del valore aggiunto consente di apprezzare la ricchezza creata attraverso la gestione e le modalità di distribuzione della stessa. Il criterio del margine di contribuzione si basa sulla distinzione tra costi variabili e costi fissi e consente di determinare la capacità dell’oggetto di calcolo di partecipare alla copertura dei costi fissi (a diversi livelli) e alla generazione del reddito. La riclassificazione degli elementi del bilancio di esercizio, attraverso grandezze intermedie significative, fa emergere alcuni profili di performance non immediatamente evidenti nel bilancio civilistico. Inoltre, in base a elementi di bilancio riclassificati, è possibile definire indicatori di sviluppo importanti per un primo inquadramento dei trend aziendali.
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