Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 24 aprile 2025, n. 750

di Fabio Pace | 24 Aprile 2025
Rassegna di giurisprudenza 24 aprile 2025, n. 750

Si contesta l'attribuzione alla società di maggiori ricavi in base a movimenti ingiustificati su c/c intestati al convivente del legale rappresentante e unico socio, senza prova della fittizietà dell’intestazione.
Le verifiche finalizzate a provare, per presunzioni, la condotta evasiva possono riguardare anche i c/c intestati al coniuge o al familiare, potendo desumersi la riferibilità al contribuente da elementi sintomatici, quali: il rapporto di stretta familiarità, l'ingiustificata capacità reddituale dei prossimi congiunti nel periodo d’imposta considerato, l'infedeltà delle dichiarazioni e l'esercizio di attività da parte del contribuente compatibile con la produzione della maggiore redditività riferita a tali persone (Cass. 15 gennaio 2020, n. 546).
La sussistenza dello stretto vincolo familiare fra il contribuente e il terzo non è un dato sufficiente per assurgere a prova presuntiva qualificata delle riferibilità, in tutto o in parte, al contribuente accertato delle movimentazioni del conto corrente intestato al familiare, occorrendo che tale vincolo sia accompagnato dalla indicazioni di altri elementi, il cui onere di allegazione è a carico dell'Ufficio, idonei a dimostrare, in via logico-presuntiva, che la situazione reddituale del coniuge terzo intestatario del conto è incompatibile o comunque non può giustificare le movimentazioni riscontrate sul conto che, per tale ragione, può fondatamente ritenersi nella disponibilità effettuale del contribuente accertato (Cass. 20 dicembre 2018, n. 32974; Cass. 12 dicembre 2023, n. 34747; Sez. 5, ord. 25 luglio 2024, n. 20816).
Per statuire l’estensibilità dell'accertamento bancario anche sul c.c. del convivente del legale rappresentante, è necessario verificare l'esistenza di uno stabile legame affettivo di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale (cfr. art. 1, comma 36, della legge n. 76/2016) (Cass., Sez. 5, ord. 2 luglio 2020, n. 13505) che potesse giustificare - unitamente ad altri elementi (Sez. 5, ord. n. 20816 del 2024 cit.) - tale estensione.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il testo riguarda l'attribuzione di maggiori ricavi a una società tramite movimenti ingiustificati su conti correnti intestati a familiari, richiedendo prove della fittizietà dell'intestazione.