Un contribuente invoca il favor rei per le sanzioni irrogate, dato lo ius superveniens, poiché, dopo la pubblicazione della sentenza, il legislatore ha riordinato il sistema delle sanzioni tributarie, rideterminando i limiti sanzionatori minimi e massimi previsti anche per gli illeciti contestati.
Nella specie, è sopravvenuta la legge n. 208/2015, che ha ridotto le sanzioni tributarie conseguenti alla dichiarazione infedele. Tale revisione del sistema sanzionatorio non ha previsto una generalizzata riduzione delle sanzioni tributarie, ma ha dettato una diversa disciplina, che risulta in parte favorevole per il contribuente. Lo ius superveniens risulta vigente in relazione a tutti i giudizi ancora in corso (Cass., Sez. V, 30 marzo 2021, n. 8716) ed è compito del giudice del merito pronunziarsi sull’applicabilità al contribuente di una disciplina sanzionatoria più favorevole (Cass. sent. 20 dicembre 2024, n. 33502 e n. 33504).
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