Rassegna di giurisprudenza 2 agosto 2024, n. 714

Ai fini dell'agevolazione prima casa relativamente all'imposta di registro, si pone la questione se considerare o meno i locali separati dall'abitazione principale nel calcolo della superficie utile complessiva.
Ai fini del calcolo della superficie utile ai sensi del D.M. n. 72/1969, per il riconoscimento dell'agevolazione fiscale prevista in tema di imposta di registro per l'acquisto della prima casa, vanno considerati in applicazione del criterio funzionale dell'utilizzabilità abitativa, anche i locali separati dal corpo di fabbrica principale, purché destinati a svolgere una funzione servente rispetto ad essa, in quanto diretti a soddisfare le esigenze della vita, nel segno, quindi, di un rapporto ancillare con l'unità immobiliare centrale.
L'utilizzabilità degli ambienti, a prescindere dalla loro effettiva abitabilità, costituisce parametro idoneo a esprimere il carattere lussuoso di un’abitazione (21 settembre 2016, n. 18480).
Ciò che rileva è la marcata potenzialità abitativa dell'immobile (Cass., Sez. 5, 15 novembre 2013, n. 25674) e, più precisamente, l'idoneità di fatto degli ambienti allo svolgimento di attività proprie della vita quotidiana (Cass., Sez. 5, 20 dicembre 2012, n. 23591) (Cass., Sez. 6/T, 20 luglio 2022, 22690).
Rileva il riferimento alla superficie utile e deve considerarsi superficie computabile tutta quella che fa parte della casa, quindi dell'intero complesso costruttivo (Cass. Sez. 5, 28 giugno 2012, n. 10807).
L'agevolazione è riconosciuta alle pertinenze (esterne al bene) secondo i criteri di cui all'art. 817 c.c.; un bene che sia funzionalmente collegato ad altro è insuscettibile di autonoma e separata disciplina, ma segue invece il regime del bene principale (Cass., Sez. T., 12 aprile 2023, n. 9783; Cass., Sez. 5, 23 aprile 2020, n. 8073; Cass., Sez. 5, 10 agosto 2021, n. 22561; Cass., Sez. 6 - 5, 25 febbraio 2022, n. 6316).