Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 1° settembre 2023, n. 666

di Fabio Pace | 1 Settembre 2023
Rassegna di giurisprudenza 1° settembre 2023, n. 666

Si censura l’esclusione, ai fini dell'applicazione delle sanzioni, della buona fede delle società e dell'assenza dell'elemento soggettivo minimo della colpa generica.
In tema di sanzioni amministrative per violazioni di norme tributarie, l’art. 5 del D.Lgs. n. 472/1997, applicando alla materia fiscale il principio sancito in generale dall’art. 3 della legge n. 689/1981, stabilisce che non basta la mera volontarietà del comportamento sanzionato, essendo richiesta anche la consapevolezza del contribuente, a cui deve potersi rimproverare di avere tenuto un comportamento, se non necessariamente doloso, quantomeno negligente. Sono sufficienti la coscienza e la volontà della condotta, senza che occorra la dimostrazione del dolo o della colpa, la quale si presume fino alla prova della sua assenza, che deve essere offerta dal contribuente e va distinta dalla prova della buona fede, che rileva, come esimente, solo se l'agente è incorso in un errore inevitabile, per essere incolpevole l'ignoranza dei presupposti dell'illecito e dunque non superabile con l'uso della normale diligenza (Cass. sent. 30 gennaio 2020, n. 2139).
Nelle sanzioni amministrative per violazioni tributarie, per escludere la responsabilità per difetto dell'elemento soggettivo, grava sul contribuente ex art. 5 del D.Lgs. n. 472/1997 la prova dell'assenza assoluta di colpa, con esclusione della rilevabilità d'ufficio, occorrendo la dimostrazione di versare in stato di ignoranza incolpevole, non superabile con l'ordinaria diligenza (Cass. ord. 15 maggio 2019, n. 12901).
Nella specie, l'omessa inclusione dei diritti di licenza (royalties) nel valore di dogana delle merci importate è frutto di una scelta consapevole operata dalle società in contrasto con le clausole contenute nei contratti di licenza, il che esclude, anche per il rappresentante indiretto, stante la natura della diligenza (qualificata) richiesta al medesimo, che il comportamento tenuto nella specie sia qualificabile come del tutto incolpevole.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il testo tratta delle sanzioni amministrative per violazioni tributarie e dell'esclusione della responsabilità per difetto dell'elemento soggettivo.