L'Opinione
IMMOBILI

Troppa confusione e incertezza sulla tassazione delle plusvalenze realizzate a seguito di cessione di immobili efficientati

di Fabrizio G. Poggiani | 7 Marzo 2025
Troppa confusione e incertezza sulla tassazione delle plusvalenze realizzate a seguito di cessione di immobili efficientati

Con la Legge n. 213/2023 (Legge di Bilancio 2024), il legislatore fiscale ha ampliato le fattispecie tassabili inserite nell’art. 67 del D.P.R. n. 917/1986, riferibili alle persone fisiche e ai soggetti assimilati, introducendo la lettera b-bis) che contempla l’emersione di una plusvalenza imponibile in presenza di una cessione di immobili efficientati. Per i rogiti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2024, infatti, la richiamata lettera b-bis) del TUIR prevede che si genera una plusvalenza imponibile se sugli immobili ceduti sono stati effettuati interventi che hanno consentito di fruire del “superbonus”, ai sensi dell’art. 119 del D.L. n. 34/2020. La disposizione, piuttosto articolata, comporta, in sede di effettiva applicazione, una attenta analisi sia delle fattispecie che fanno emergere, in capo ai cedenti, materia imponibile, sia delle fattispecie che, al contrario, escludono l’emersione di una plusvalenza tassabile.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il legislatore tributario ha introdotto nuove disposizioni fiscali per la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di immobili efficientati, con l'obiettivo di colpire l'intento speculativo e recuperare parte delle agevolazioni fiscali.