Commento
REATI FALLIMENTARI

Compenso percepito dall’amministratore di società fallita non deliberato: risponde del reato di bancarotta fraudolenta e non di distrazione

di Studio tributario Gavioli & Associati | 16 Dicembre 2024
Compenso percepito dall’amministratore di società fallita non deliberato: risponde del reato di bancarotta fraudolenta e non di distrazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 43088, del 26 novembre 2024 , ha affermato che può configurare il reato di bancarotta preferenziale il compenso prelevato dall’amministratore senza delibera assembleare. La Corte ha ricordato che il prelevamento di denaro dalla casse della società a titolo di compenso non autorizzato dall’assemblea configura il delitto di bancarotta preferenziale o, diversamente, quello più grave di bancarotta fraudolenta per distrazione, a seconda che il diritto al compenso sia correlato o meno a una prestazione effettiva e il prelievo sia o meno congruo rispetto all’impegno dato.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La Corte di appello riduce la pena per bancarotta fraudolenta patrimoniale a un anno di reclusione. La Cassazione sottolinea che il prelievo non autorizzato configura il reato di bancarotta preferenziale.