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IVA

L’errore nell’indirizzo PEC preclude il rimborso dell’IVA

di Marco Peirolo | 24 Luglio 2024
L’errore nell’indirizzo PEC preclude il rimborso dell’IVA

Con la Risposta all’interpello n. 153 del 15 luglio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, in caso di fallimento del debitore, l’errato indirizzo PEC comunicato al curatore non legittima, in capo al creditore, il recupero dell’IVA, né mediante la nota di variazione una volta decorso il termine a tal fine previsto, né mediante l’istituto del c.d. “rimborso anomalo”.

L'interpello riguarda la possibilità di detrarre l'IVA da fatture emesse a una società fallita. L'Agenzia delle Entrate chiarisce che, in caso di errore nell'indirizzo PEC comunicato al curatore, il creditore non può recuperare l'IVA.

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