Commento
DICHIARAZIONI

Le locazioni brevi in dichiarazione dei redditi: l’individuazione della base imponibile

di Andrea Amantea | 31 Maggio 2023
Le locazioni brevi in dichiarazione dei redditi: l’individuazione della base imponibile

Per i contratti di locazione breve conclusi senza l’intervento di un intermediario, dunque in assenza di una certificazione unica, l’indicazione in dichiarazione dei relativi redditi da locazione può presentare alcune criticità. Infatti, alcune voci quali caparre, penali, rimborsi spesa, potrebbero creare non pochi problemi nell’individuazione del reddito oggetto di imposizione. Da qui, nel presente elaborato analizzeremo le principali indicazioni operative ai fini dell’individuazione degli importi da indicare in dichiarazione laddove il contribuente che ha incassato direttamente il canone di locazione opti per l’applicazione della cedolare secca.

Le locazioni brevi. Un cenno

La disciplina delle locazioni brevi, è contenuta nell’art. 4 del D.L. n. 50/2017.

Per contratti di locazione breve si intendono i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati, anche tramite intermediari immobiliari, da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività̀ di impresa; rientrano nella locazione breve anche i contratti di sublocazione e i contratti di concessione in godimento dell’immobile stipulati dal comodatario, aventi medesima durata.

Per tali contratti è possibile optare per l’applicazione della cedolare secca al 21%. In dichiarazione dei redditi, il contribuente ha la possibilità di optare per l’ordinaria tassazione IRPEF.

I contratti di locazione breve

Tipologia di contratto

Tipologia di immobili

Parti del contratto

Servizi ammessi

Normativa

Locazioni brevi della durata non superiore a 30 gg.

Immobili a destinazione residenziale ubicati in Italia e appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa A10 - uffici o studi privati) e le relative pertinenze (box, posti auto, cantine, soffitte, ecc.) - singole stanze dell’abitazione

Soggetti che operano al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa

Fornitura di biancheria e pulizia dei locali, fornitura di utenze, wi-fi, aria condizionata

 

Art. 4  D.L. n. 50/2017

L’art. 4 in parola si applica in riferimento a quei contratti stipulati al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa. Condizione da soddisfare sia in riferimento al locatore che al locatario.

Ai sensi del comma 595 della Legge n. 178/2020, Legge di Bilancio 2021, il regime fiscale delle locazioni brevi è applicabile solo in caso di destinazione alla locazione breve di non più di quattro appartamenti per ciascun periodo d’imposta. Negli altri casi, l’attività di locazione breve, da chiunque esercitata si presume svolta in forma imprenditoriale, ai sensi dell’art. 2082 c.c. Le disposizioni del predetto comma si applicano anche per i contratti stipulati tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero tramite soggetti che gestiscono portali telematici.

Fatta tale doverosa ricostruzione passiamo alle regole operative da seguire per individuare correttamente la base imponibile soggetta a imposizione in dichiarazione dei redditi.

Le locazioni brevi in dichiarazione dei redditi: l’individuazione della base imponibile

Il reddito derivante dalle locazioni brevi, art. 4 D.L. n. 50/2017, deve essere indicato nel quadro RB del modello redditi (quadro B 730), come reddito fondiario, se il soggetto che percepisce il canone è il proprietario dell’immobile o il titolare di altro diritto reale, nel quadro RL (quadro D 730), come reddito diverso, se il soggetto che percepisce il corrispettivo è il sublocatore o il comodatario.

L’indicazione in dichiarazione del reddito da locazione breve, dunque, deve tenere conto della distinzione tra reddito fondiario e reddito diverso.

Cosicché, il reddito fondiario derivante dalla locazione effettuata nel corso del 2022 va riportato in dichiarazione, quadro RB modello Redditi 2023, periodo d’imposta 2022, anche se il corrispettivo è stato percepito nel corso del 2021, rileva dunque il periodo d’imposta in cui avviene la locazione; se il corrispettivo è stato percepito nel 2022 ma il periodo di locazione avviene nel corso del 2023, la tassazione va rinviata all’anno in cui la locazione è effettivamente avvenuta ossia nel 2023.

Al contrario, il reddito diverso derivante dalla sublocazione o dalla locazione del comodatario, da indicare nel quadro RL, va tassato nell’anno in cui il corrispettivo è percepito senza tener conto di quando effettivamente il soggiorno ha avuto luogo.

Tipologia di reddito

Quadro dichiarazione

Principio di tassazione

Reddito fondiario

Quadro RB modello Redditi (quadro B 730)

Competenza

Reddito diverso

Quadro RL modello Redditi (quadro D 730), Il proprietario dell’immobile indica nel quadro RB la sola rendita catastale dell’immobile concesso in comodato gratuito.

Cassa

Di seguito, alcune casistiche per meglio individuare la competenza temporale degli obblighi dichiarativi. 

Casistica

Indicazione in dichiarazione/periodo d’imposta

Reddito fondiario percepito nel 2021 con soggiorno 2022

2022

Reddito fondiario percepito nel 2022 con soggiorno 2023

2023

Reddito diverso percepito nel 2021 con soggiorno 2022

2021

Reddito diverso percepito nel 2022 con soggiorno 2022

2022

Reddito diverso percepito nel 2022 con soggiorno 2023

2022

Detto ciò sulla corretta indicazione del canone di locazione, quadro RB o quadro RL, la liquidazione dell’imposta dovuta è invece effettuata nel quadro LC.

Come da indicazioni operative di cui alla circolare Agenzia delle Entrate n. 24/E 2017 e da istruzioni di cui al modello Redditi, l’imposta sostitutiva del 21% è applicata sull’importo del canone o corrispettivo lordo indicato nel contratto di locazione breve; non devono essere assoggettati a ritenuta eventuali penali o caparre o depositi cauzionali in quanto si tratta di somme di denaro diverse ed ulteriori rispetto al corrispettivo.

Nell’importo del corrispettivo lordo sono invece incluse anche le somme corrisposte per le spese per servizi accessori eccetto il caso in cui tali spese siano sostenute direttamente dal conduttore o siano a questi riaddebitate dal locatore sulla base dei costi e dei consumi effettivamente sostenuti.

Voce di spesa

Concorrenza al corrispettivo lordo

Spese per servizi accessori sostenute direttamente dal conduttore (utenze, wi-fi, aria condizionata)

NO

Spese per servizi accessori riaddebitate dal locatore sulla base dei costi e dei consumi effettivamente sostenuti.

NO

Spese per servizi accessori addebitate a titolo forfetario

Caparre, penali o depositi cauzionali

NO

Fornitura della colazione, somministrazione di pasti, messa a disposizione di auto a noleggio o di guide turistiche o di interpreti.

In tale caso non è possibile applicare la cedolare secca

La tassazione, in via generale, avverrà dunque sull’intero importo del corrispettivo lordo indicato nel contratto di locazione breve che il conduttore è tenuto a versare al locatore.

Vediamo con alcuni esempi al fine di verificare a livello operativo quanto detto finora.

Esempio 1

Canone di locazione

1000 €

Spese di pulizia non compresa nel canone

50 €

Cedolare secca al 21%

210 €

Esempio 2

Canone di locazione

1100 €

Spese di pulizia compresa nel canone

100 €

Cedolare secca al 21%

231 €

Esempio 3

Canone di locazione

800 €

Spese wi-fi sostenuta direttamente dal conduttore

50 €

Cedolare secca al 21%

168 €

Sulla base delle indicazioni fin qui analizzate si dovrà provvedere alla compilazione della dichiarazione dei redditi.

Riferimenti normativi:

Sullo stesso argomento:Modello redditi PFLocazione breve

Questo documento fa parte del FocusDICHIARATIVI 2023