Il 30 giugno è arrivato e, nonostante le legittime richieste avanzate dai professionisti, salvo novità dell’ultima ora (o addirittura postume) non vi è traccia dell’auspicato rinvio del termine di versamento delle imposte e dei contributi scaturenti da Redditi 2022. Non resta quindi che ripianificare l’attività in vista della seconda scadenza, in ordine alla quale soccorre un gioco di date che consentirà di versare, con la maggiorazione dello 0,4%, il 22 agosto 2022.
A complicare il quadro, vi è la necessità di dover rivedere i dichiarativi dei contribuenti “inaffidabili” e l’IRAP dei soggetti che si avvalgono di personale dipendente, alla luce delle novità introdotte dal decreto "Semplificazioni", D.L. n. 73 del 21 giugno 2022.
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