Il 31 marzo 2022, come noto, l’Italia uscirà dalla c.d. “fase di emergenza” dettata dalla pandemia da Covid-19. Tale scadenza, dunque, avrà effetto anche su numerosi istituti in ambito del diritto del lavoro, tra cui lo smart working che, proprio a causa dell’emergenza da Coronavirus, è stato semplificato. Infatti, è possibile avviare lo smart working su decisione unilaterale da parte del datore di lavoro, senza necessità del consenso del dipendente e con procedure amministrative estremamente semplificate. Pertanto il 1° aprile 2022 segnerà il ritorno alle regole previste dalla Legge n. 81/2017 . Di conseguenza, un datore di lavoro che vorrà utilizzare il lavoro agile dovrà firmare, con ogni singolo dipendente interessato, un accordo individuale, che dovrà necessariamente disciplinare alcuni aspetti individuati dalla stessa Legge n. 81/2017 .
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