Commento
IVA

La fattura elettronica in valuta estera

di Pasquale Pirone | 28 Novembre 2019
La fattura elettronica in valuta estera

Nel caso di operazioni in valuta estera, il tasso di cambio dovrà sempre coincidere, alternativamente, con la data di emissione della fattura, se essa anticipa il momento impositivo ovvero il momento in cui viene effettuata l’operazione (ex art. 6 comma 4 del D.P.R. n. 633/1972) o con la data di effettuazione della cessione o prestazione, espressamente indicata sulla fattura, se precedente all’emissione del documento stesso. Secondo l’Agenzia delle Entrate per la fattura elettronica non espressa in euro, emessa da soggetti passivi stabiliti in Italia, l’importo totale in valuta può essere inserito, “per fini gestionali”, nei campi <CodiceArticolo> o <AltriDatiGestionali>, mentre devono essere necessariamente espressi in euro i campi <ImponibileImporto> e <Imposta>.

Contenuto riservato agli
Abbonati MySolution

Sei già Abbonato?

Esegui qui l'accesso

Non sei ancora Abbonato?

Richiedi info
Promo 15 giorni
Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il riassunto del testo è: La fatturazione in valuta estera deve seguire le regole del cambio e della data di effettuazione dell'operazione, con specifiche indicazioni per la fattura elettronica.