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REATI TRIBUTARI

Può concorrere nel reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti il destinatario delle stesse che non le abbia utilizzate in dichiarazione

di Domenico Frustagli | 31 Ottobre 2019
Può concorrere nel reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti il destinatario delle stesse che non le abbia utilizzate in dichiarazione

Il disposto di cui all’art. 9 del D.Lgs. n. 74/2000 preclude il concorso tra il reato di emissione di fatture false di cui all’art. 8 del D.Lgs. n. 74/2000 con quello di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso delle stesse, di cui all’art. 2 del medesimo decreto, in aderenza al principio del ne bis in idem. Nel caso in cui, invece, come nel caso sottoposto al giudizio della Corte, il destinatario delle fatture false non le abbia utilizzate e non si sia pertanto reso responsabile del reato di cui all’art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000, lo stesso ben potrà concorrere, secondo la Corte di Cassazione, con l’emittente delle fatture false, nel reato di cui all’art. 8 del medesimo decreto, a condizione che ricorrano i restanti presupposti previsti dall’art. 110 del codice penale per la configurazione del concorso nel reato.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il principio del ne bis in idem preclude il concorso tra il reato di emissione di fatture false e quello di dichiarazione fraudolenta. Tuttavia, nel caso in cui il destinatario delle fatture non le abbia utilizzate, potrà concorrere con l’emittente delle stesse, secondo la Corte di Cassazione.