Uno dei principi fondamentali posto a fondamento degli enti associativi è costituito dalla “democraticità” del sodalizio. In alcuni casi è agevole individuare le clausole statutarie che si pongono palesemente in contrasto con la concreta attuazione di questo principio. In altri casi le previsioni statutarie sembrano osservare tale principio, ma le diverse clausole, se applicate “congiuntamente,” danno luogo ad un sistema in grado di assicurare il pieno controllo dell’ente associativo ad un numero limitato di associati, violando, in tale ipotesi, il principio di democraticità. Il tema è stato affrontato dall’Agenzia delle entrate con la circolare 24 aprile 2013, n. 9/E, con un approccio “evolutivo” e sostanziale. Il documento di prassi ha manifestato la necessità di trascurare i profili formali degli adempimenti, con l’intento di verificare, con una visione prettamente sostanziale, l’effettiva natura democratica dell’ente associativo.
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