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L’attestazione del committente può tornare di nuovo utile nello split payment

di Giovanni Genesi | 8 Febbraio 2018
L’attestazione del committente può tornare di nuovo utile nello split payment

A partire dal 1° gennaio 2018, e in particolare per le fatture emesse da tale data, viene ampliata la platea di soggetti che devono ricevere una fattura in scissione dei pagamenti. Fra le novità inserite nel Decreto c.d. collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2018, il D.L. 16 ottobre 2017 n. 148, spicca, infatti, la modifica all’art. 17 ter del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, e in particolare del comma 1-bis del predetto articolo, che prevede l’inclusione di nuovi soggetti quali gli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, le fondazioni e le società partecipate e controllate dalla P.A..

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Dal 1° luglio 2017, la scissione dei pagamenti si applica a prestatori, cedenti e società quotate. Dal 1° gennaio 2018, si estende a tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi verso enti pubblici.