Commento
EDITORIALE - QUARTA GIORNATA MASTER MYSOLUTION

Le novità del collegato fiscale e della Legge di Bilancio 2018

di Mauro Nicola | 16 Gennaio 2018
Le novità del collegato fiscale e della Legge di Bilancio 2018

Parte oggi il ciclo delle quarte giornate del Master MySolution 2017-2018 dedicate alle novità del collegato fiscale e della Legge di Bilancio 2018. 
Condividiamo con i partecipanti e tutti gli Abbonati MySolution, l'Editoriale redatto dal coordinatore scientifico del Master, Dott. Mauro Nicola, che presenta gli argomenti che lui e gli altri relatori affronteranno in aula, ponendo l'accento sul loro impatto all'interno delle dinamiche di studio.

Care Colleghe, cari Colleghi,

in questo periodo per ogni Professionista che si rispetti nell’ambito della Categoria è il momento dei bilanci dell'anno appena trascorso che non potrà che essere ricordato come l’anno della proroga!
Il rinvio di termini e scadenze è stato per questi 12 mesi lo sport preferito del Legislatore malamente, e maldestramente, influenzato dall’Agenzia delle Entrate che, si è dimostrata, vieppiù, bulimica di dati, avviluppata nell’incessante voracità di nuove entrate da immolare sull’altare del contrasto all’evasione.
Come si possa definire evasore chi correttamente comunichi i propri debiti periodici in materia di Imposta sul Valore Aggiunto, nessun lo sa! Ma il Nostro Cliente-Imprenditore-Contribuente invece sa che finanziariamente non ce la fa ad essere regolare nei versamenti.
È quotidianamente strangolato da un sistema tributario ormai all’apoteosi del delirio onirico. Basti pensare che col “collegato fiscale”, ma ci chiediamo cosa vorrà mai dire collegato fiscale alla Legge di Bilancio se poi anche in quest’ultima vi sono interventi di natura fiscale, è stato previsto che i termini per l’adempimento degli obblighi dichiarativi, e comunicativi, possano essere prorogati con provvedimento del direttore dell’AdE, in presenza di eventi, o circostanze, che comportino gravi difficoltà per la loro regolare e tempestiva esecuzione e comunque in caso di ritardo nella pubblicazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati relativi agli adempimenti stessi.
La proroga dei termini dovrà garantire un termine congruo, ma mai superiore ai sessanta giorni, per l’effettuazione degli adempimenti.
Insomma come ben avete capito il 2018 sarà ancora un anno … in proroga!

Leggendo la norma in commento torna alla memoria il brocardo latino excusatio non petita, accusatio manifesta, equivalente dell’italico "chi si scusa si accusa", e diversamente non potrebbe essere!
Il Legislatore si è ormai reso conto di chiedere i miracoli, o i lavori forzosi (?) ai Commercialisti, rendendosi, poi, conto dell’insufficienza dei termini temporali richiesti e concessi in prima istanza.
Questo intervento ha in realtà un unico pregio: quello di far venir meno, o almeno questa è la nostra speranza, quel malcostume, ormai consolidatosi in questi ultimi anni, di prorogare i termini degli adempimenti a mezzo comunicati stampa, ma in Italia, si sa, nulla è più definitivo del provvisorio!
E se qualcuno cantava che non voleva mica la luna vi era chi rispondeva con l’insostenibile leggerezza dell’essere.
Ebbene pare che il Nostro Legislatore ascolti … non Noi ahimè!

Basti pensare sul tema al famigerato spesometro.
L’esenzione dallo stesso, in ambito agricolo, sarà garantita ai soli agricoltori, in regime di esonero, operanti nelle zone montane e non all’indistinta massa di tale tipologia imprenditoriale!
Quali siano le differenze a livello spesometrico tra un agricoltore che opera in montagna e uno che, al contrario opera in pianura nel momento, in cui il parametro generale di esenzione dagli adempimenti Iva è individuato nella consistenza del volume d’affari Iva e relativa composizione in termini di tipologia di prodotti venduti, nessun lo sa!
Questo sarà un altro mistero buffo che qualcuno con dovizia di particolari tenterà di spiegarci in una circolare, esplicativa appunto, di centinaia di pagine.

E in mezzo a tutto questo ci siamo Noi, la Nostra Categoria, la Nostra Professione, la Nostra Professionalità.
Purtroppo siamo confusi da una parte dalle normative incessantemente mutanti dall’altra dall’andamento ondivago di coloro che governano la Professione.

Lungimirante esempio di coerenza è l’affaire fatturazione elettronica. Per mesi il Nostro Consiglio Nazionale ha affermato che fosse la panacea di tutti i mali tributari ingenerati dall’eccesso da adempimento, perorandone l’introduzione, e poi, improvvisamente, e repentinamente, il 22 dicembre denuncia “l’assurdità di un’estensione generalizzata di tale obbligo indistintamente a tutti i quattro milioni e oltre di partite Iva in un unico d-day, individuato nel capodanno 2019, che già lascia presagire scene di isteria collettiva o diffusi stati d’ansia da trasmissione telematica”.
Denuncia arrivata poiché i malumori della base della Categoria ormai non potevano essere più sottaciuti nei corridoi romani.

Innanzi a tutto questo mi piace pensare che l’anno nuovo sia per Tutti Noi, in analogia con l’oroscopo cinese, l’anno della resilienza.
Da intendersi però non come la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi, perché di questo ne abbiamo già dato prova in innumerevoli occasioni, ma in termini psicologici.
Dove resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.

Ecco questo è l’augurio che faccio a Tutti Voi; a Tutti Noi quello di poter raggiungere mete importanti nonostante tutto a dispetto di tutti e di tutto, senza abbatterci nonostante tutto!
Care Colleghe, cari Colleghi, Vi giungano i miei più sinceri auguri di lieto e prospero anno nuovo perché … da quando sei partito c’è una grossa novità, l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va... ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando. 

Vi aspetto in aula!