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CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Il nuovo ravvedimento speciale, percorso a ostacoli tra le cause di esclusione ISA, verifiche e conteggi

Accesso al CPB: ampliato il numero degli anni di imposta per applicare il nuovo ravvedimento speciale anche in assenza di un originario modello ISA, ma solo per tassative cause di esclusione

di Sandra Pennacini | 24 Ottobre 2024
Il nuovo ravvedimento speciale, percorso a ostacoli tra le cause di esclusione ISA, verifiche e conteggi

Il nuovo ravvedimento speciale introdotto dal Decreto “Omnibus”, D.L. n. 113/2024, sta costringendo i professionisti del fisco ad una vera e propria corsa contro il tempo nell’ottica di una più completa valutazione di opportunità di adesione al CPB 2024-2025 per i soggetti ISA. Tale adesione, infatti, è condizione propedeutica per l’accesso al nuovo istituto, da più parti considerato una sorta di “condono” relativo ai redditi di impresa e lavoro autonomo, e correlati aspetti IVA, per gli anni di imposta 2018-2022. A complicare ulteriormente il quadro, a pochissimi giorni dalla scadenza, è intervenuto il nuovo Decreto “fiscale”, D.L. 19 ottobre 2024, n. 155, in ragione del quale anche alcune annualità che inizialmente erano fuori dal perimetro della misura, sono ora potenzialmente oggetto di ravvedimento speciale. Nell’approcciare l’ennesima novità, tuttavia, grande attenzione deve essere posta alla tipologia di causa di esclusione ISA addotta.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il Decreto Omnibus introduce un nuovo ravvedimento speciale per i contribuenti ISA, condizionato all'accettazione del concordato preventivo biennale 2024-2025. Il D.L. n. 155/2024 amplia il numero degli anni di imposta ammessi al ravvedimento speciale.