Come noto, in caso di adesione al concordato preventivo (D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13) i contribuenti sono chiamati a versare gli acconti di imposta dovuti per il 2024 in ragione del reddito di impresa o di lavoro autonomo - e del valore della produzione netta IRAP - concordati. In sede di prima introduzione, posto che l’eventuale adesione verrà espressa in sede di modello Redditi, da trasmettersi telematicamente entro il 15 ottobre 2024, la determinazione del primo acconto avverrà sulla base del riferimento “storico”, ovvero i valori dichiarati per il 2023, mentre solo in sede di secondo acconto, da versare entro il 2 dicembre 2024, il tutto dovrà essere rideterminato sulla base dei valori concordati. Quanto sopra richiede, di fatto, di riliquidare virtualmente il modello Redditi 2024 sostituendo ai valori originali quelli concordati, come recentemente evidenziato anche da Assosoftware, circostanza questa che può dar luogo all’innescarsi di una sorta di reazione a catena dovuta ai vari aspetti da tenere in considerazione.
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