Gli esportatori abituali, alla fine di ciascun anno (quindi, per l’anno in corso nel 2023 a valere sul 2024), sono chiamati a predisporre le c.d. dichiarazioni d’intento da spedire ai propri fornitori al fine di beneficiare della non imponibilità IVA sugli acquisti (ovvero per eventuali importazioni) ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972.
Si ricorda che le dichiarazioni d’intento, trasmesse telematicamente a ciascun fornitore, possono essere riferite ad una singola operazione ovvero a più operazioni fino al limite del plafond disponibile (tenendo, comunque, presente che l’Agenzia delle Entrate nella Risposta n. 27195/2017 ha chiarito che sono accettate le dichiarazioni d’intento anche se l’ammontare complessivo supera il plafond disponibile in considerazione del fatto che lo stesso si esaurisce in relazione agli acquisti effettivi e non sulla base di quanto dichiarato).
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