È stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2022, n. 152, l’ennesimo decreto correttivo del “Codice della crisi e dell’insolvenza”, ovvero il D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83, che modifica, appunto, il D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14. Il decreto risulta assai corposo e chirurgico nell’intervenire in modifica al precedente assetto, con l’obiettivo di introdurre novità operative e strumenti di tutela, nonché forme di garanzia partecipativa anche per i lavoratori. Si tratta, in particolare, della definizione degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati, di cui all’art. 2086 c.c., dell’eliminazione delle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, delle modifiche al concordato preventivo in continuità e all’introduzione di misure e procedure destinate alla ristrutturazione preventiva delle società, nonché all’innovazione della disciplina dell’esdebitazione e dell’interdizione.
Il 15 luglio 2022, in linea di massima, entra in vigore la riforma in commento, sebbene in parte, giacché una parte relativa alle modifiche del codice civile è entrata in vigore immediatamente, la parte sulla composizione assistita non entrerà in vigore mentre altre parti, che hanno modificato taluni provvedimenti in essere, sono già in vigore.
Pubblicato, infine, anche il provvedimento che istituisce l’Albo dei gestori della crisi (curatori, commissari liquidatori e giudiziali).
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