In alcuni casi, il contraddittorio preventivo da parte dell’A.F. nei confronti del contribuente è uno specifico obbligo di legge, così che la sua mancata attuazione comporta illegittimità dell’avviso di accertamento. Questo è atto recettizio, cioè acquista efficacia nel momento in cui si realizza la procedura di notifica, diretta a portarlo a conoscenza del contribuente. La motivazione dell’avviso di accertamento consiste nell’indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni di diritto alla base della pretesa dell’A.F. Essa non è modificabile né integrabile dopo l’emissione dell’atto impositivo; è un elemento essenziale per consentire al contribuente un pieno e consapevole esercizio del proprio diritto alla difesa e rappresenta attuazione dei principi di buon andamento della P.A. e di “buona amministrazione”. L’indicazione nell’avviso delle aliquote d’imposta applicate deve consentire al contribuente l’agevole e immediata verifica dell’esattezza del calcolo dell’imposta dovuta. L’avviso deve, altresì, indicare l’imponibile accertato e le imposte liquidate in base alle aliquote enunciate.
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