Questa volta la formula scelta è stata quella del decreto-legge, e non quella del D.P.C.M., ma nella sostanza poco cambia. Ancora una volta, principalmente a causa della forte diffusione delle varianti del virus Covid-19, l’Italia assiste ad una nuova stretta, conseguente al peggioramento della situazione epidemiologica, e a seguito della volontà di “blindare” la festività di Pasqua al fine di evitare nuove occasioni di contagio. Il quadro delle restrizioni, delineato con il D.P.C.M. 2 marzo 2021, viene ora modificato in parte con il D.L.13 marzo 2021, n. 30 , di nuova emanazione, che agisce su più fronti, e i cui effetti si ripercuotono anche sul mondo imprenditoriale.
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