L’autovalutazione del rischio è un adempimento previsto dagli artt. 15 e 16 del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231, che impongono ai professionisti di individuare il rischio di riciclaggio e/o finanziamento del terrorismo cui sono esposti nello svolgimento della propria attività professionale e valutare le conseguenze che ne potrebbero derivare, adottando (ove necessario) gli opportuni presidi di mitigazione. Questo adempimento deve essere assolto dai professionisti con cadenza triennale, sin dal 1° gennaio 2020, termine successivamente differito al 30 aprile 2020. Per la sua corretta applicazione, la Regola tecnica n. 1 (Autovalutazione del rischio) del CNDCEC ha chiarito le modalità per effettuare l’analisi e la valutazione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo all’interno dello studio professionale. Lo scopo dell’autovalutazione del rischio è quello di potere adottare tempestivamente presidi e procedure adeguati alla natura e alla dimensione del professionista obbligato, al fine di mitigare i rischi rilevati. Ai fini del corretto adempimento dell’obbligo, il CNDCEC ha elaborato Linee guida, in cui sono fornite agli iscritti esemplificazioni e modulistica.
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