Circolare monografica
DECRETO “RILANCIO”, CONSULENZA AZIENDALE

Start-up e PMI innovative: più attrattive per gli investitori?

La differenza di incentivi tra mondo PMI innovative e mondo “start-up” andrebbe modulata meglio

di Gerardo Urti | 28 Luglio 2020
Start-up e PMI innovative: più attrattive per gli investitori?

Il decreto “Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34), nella fase intercorsa tra la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la conversione in legge 17 luglio 2020, n. 77, è stato sottoposto a diversi emendamenti e, concentrandosi sull’art. 38 , che riguarda start-up e venture investing, si possono fare delle analisi di queste modifiche occorse, alcune con effetti positivi e altre meno. Sono confermate nel testo alcune misure importanti, come l’aumento al 50 per cento della detrazione fiscale sugli investimenti effettuati da persone fisiche titolari o non titolari di partita IVA, con il tetto massimo salito a 300.000 euro per quelli in PMI innovative (mentre è rimasto a 100.000 euro per le start-up). Non è stato, però, ridotto l’holding period per usufruire delle agevolazioni fiscali. Sono previste nuove azioni, volte a facilitare l'incontro tra le imprese e gli ecosistemi per l'innovazione con un contributo a fondo perduto per iniziative di comunicazione, promozione e informazione a favore di start-up innovative. Inoltre, vi sono novità anche per l’accesso al Fondo di sostegno al venture capital, essendo aumentata, infatti, la misura massima dei finanziamenti agevolati che le imprese innovative possono ottenere.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Legge di conversione del decreto Rilancio favorisce investimenti e agevolazioni per le imprese innovative, potenziando incentivi e strategie di comunicazione. Novità anche per il Fondo di sostegno al venture capital.