Nessun chief financial officer coinvolto in questa tempesta ha mai affrontato un’esperienza simile, se è vero che bisogna andare indietro di 90 anni per trovare qualcosa di analogo. Il Covid-19 è, anche, una crisi finanziaria ed ecco perché gestirla è entrato inevitabilmente nell’agenda del CFO. Stabilizzare il business, garantendo la salute dei conti, per permettere all’organizzazione di crescere nel post Covid-19 rientra tra le azioni che il CFO deve mettere in atto per ridurre l’impatto della crisi e costruire, fin da oggi, il vantaggio competitivo di domani dell’azienda. Ma la crisi cambia di per sé il profilo del CFO: si richiedono maggiore flessibilità e capacità di reagire al cambiamento dello scenario, per cui il manager che era perfetto l’anno scorso oggi può rivelarsi inadeguato.
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