I redditi di lavoro dipendente e assimilati sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di IRPEF e relative addizionali. Il sostituto d’imposta versa all’Erario la somma trattenuta entro il 16 del mese successivo al pagamento dell’emolumento. Sono soggetti a ritenuta a titolo di acconto del 20 per cento i redditi di lavoro autonomo, così come sono soggetti a ritenuta a titolo di imposta del 26 per cento gli utili percepiti da persone fisiche residenti, al di fuori dell’esercizio dell’impresa (e ciò indipendentemente dal fatto che si tratti di partecipazione qualificata o non qualificata).
Proprio in tema di ritenute sui redditi di lavoro dipendente, un’importante novità è arrivata con il decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio 2020 (D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, i cui chiarimenti sono stati forniti con la risoluzione 23 dicembre 2019, n. 108/E), con cui, nell’ambito degli appalti, si stabilisce l’obbligo per il committente di vigilare sul versamento delle ritenute da parte delle imprese appaltatrici/affidatarie di un’opera o di un servizio.
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