• martedì 07 gennaio 2025
  • Aggiornato alle 06:00
I contributi in c/capitale tassati per cassa anche dopo la riforma fiscale

Il Decreto delegato di riforma dell’IRPEF e dell’IRES, D.Lgs. 13 dicembre 2024, n. 192, pubblicato nella G.U. 16 dicembre 2024, n. 294, prevede una serie di modifiche inerenti alle modalità di determinazione del reddito d’impresa funzionali al processo di avvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici.

Circolare monografica di Francesco Barone | 3 Gennaio 2025
Criteri per l’assunzione del ruolo di rappresentante fiscale in Italia: nuove normative e modalità di adempimento

Il sistema fiscale italiano ha subito importanti modifiche con l’introduzione del D.M. MEF 9 dicembre 2024, pubblicato sulla G.U. 19 dicembre 2024, n. 297. Tale Decreto stabilisce i criteri per l’assunzione del ruolo di rappresentante fiscale da parte di soggetti non residenti, con l’obbligo di prestare una garanzia idonea a coprire le obbligazioni fiscali derivanti dall’imposta sul valore aggiunto.

Commento di Stefano Setti | 3 Gennaio 2025
Erogazioni a enti no profit sempre deducibili

L’Agenzia delle Entrate con la Risposta a interpello n. 242, del 4 dicembre 2024, ha evidenziato che sono deducibili, per il soggetto erogatore, le somme erogate a un ente (primo beneficiario) e da questa trasferite ad altri enti no profit (beneficiari finali), anche nelle ipotesi in cui non sia residente in Italia, nel rispetto delle condizioni richieste.

Commento di Studio tributario Gavioli & Associati | 3 Gennaio 2025
Rassegna di giurisprudenza 3 gennaio 2025, n. 734

La Rassegna di giurisprudenza offre una sintesi settimanale delle più interessanti pronunce della Corte di Cassazione. Fra gli argomenti di questa settimana segnaliamo: l’accertamento societario si presume noto al socio, valutazione di conformità di un contratto di compravendita, limiti di compensabilità di crediti IVA infrannuali, notifica con operatore di posta privata, estinzione dell'obbligazione per confusione, innalzamento soglia compensabilità dei crediti IVA.

Rassegna di Giurisprudenza a cura di Fabio Pace | 3 Gennaio 2025
Le deduzioni forfetarie previste per gli autotrasportatori

A favore degli autotrasportatori sono riconosciute, in sede di determinazione del reddito d'impresa nel mod. Redditi, alcune deduzioni forfetarie e, in particolare, relativamente:
- ai trasporti effettuati dall'imprenditore;
- ai motoveicoli e autoveicoli di massa non superiore a 3,5 t;
- alle trasferte dei dipendenti.
L'art. 66, comm 5, del TUIR riconosce, infatti, alcune deduzioni forfetarie di spese non documentate alle imprese di autotrasporto merci, in contabilità semplificata o in contabilità ordinaria per opzione.
Nonostante la citata norma individui importi specifici, la misura è stata modificata nel corso degli anni.

Scheda pratica di Devis Nucibella | 3 Gennaio 2025
Il 730 precompilato fa il record
di Giuliano Mandolesi
Impatriati. E neo domiciliati
di Riccio Simmaco
CONSULENZA FISCALE
Schede pratiche
Il modello F24 scadenze future

L’art. 17 del D.Lgs. n. 1/2024 prevede che, in presenza di versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati di imposte, contributi, altre somme da effettuare tramite il mod. F24  è possibile inviare in un'unica soluzione tutti  i mod. F24, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per il pagamento delle somme dovute alle diverse scadenze, mediante autorizzazione preventiva all’addebito in conto, utilizzando il servizio denominato "I24".
Con il Provvedimento 26 luglio 2024l’Agenzia delle Entrate ha fissato i criteri e le modalità applicative del nuovo servizio I24 con addebito in conto dei mod. F24 con scadenze future e le modalità e le tempistiche di utilizzo in compensazione degli eventuali crediti indicati nelle predette deleghe con scadenze future.

Scheda pratica di Devis Nucibella | 27 Dicembre 2024
Credito ZES unica Mezzogiorno

Con il D.L. n. 124/2023 (in G.U. il 19 settembre 2023) contenente misure in materia di coesione e rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese viene prevista l’istituzione a decorrere dal 1° gennaio 2024, della nuova Zona economica speciale denominata “Zes unica”, con specifiche agevolazioni, che comprenderà i territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
L’istituzione della nuova Zes unica avviene al Capo III del D.L. n. 124/2023, dove in particolare all’art. 16 viene previsto  il riconoscimento, per l'anno 2024, di un contributo emesso sotto forma di credito d’imposta, destinato alle imprese ubicate nei territori indicati dalla norma che effettuano acquisti di beni strumentali destinati a strutture produttive.

Scheda pratica di Devis Nucibella | 13 Dicembre 2024
Fringe benefit - Rilevanza ai fini delle imposte dirette

Sempre più spesso le aziende ricorrono ai c.d. “fringe benefit” (letteralmente benefici accessori) per diminuire il carico contributivo e fiscale rispetto a quello che si avrebbe con l'attribuzione ai lavoratori di compensi monetari. I fringe benefit costituiscono quindi:
- elementi non monetari,
- collocati nel quadro generale delle forme di retribuzione di tipo incentivante,
- aggiuntivi della retribuzione vera e propria,
- che, in linea generale, concorrono alla formazione del reddito tassato in capo al lavoratore dipendente.

Scheda pratica di Marco Bomben | 13 Dicembre 2024
CONSULENZA AZIENDALE
Schede pratiche
La redditività aziendale: analisi degli indici chiave per la valutazione delle performance

L'articolo analizza i principali indici di redditività aziendale – EBITDA margin, ROS, ROI e ROCE – per valutare l'efficienza e la capacità di generare profitto di un'impresa. Ogni indice offre una prospettiva diversa. Viene esplorato anche l'impatto del costo del denaro e dello scudo fiscale sui risultati finanziari. Questa analisi integrata supporta professionisti e imprenditori nel guidare decisioni strategiche, ottimizzando la performance e la sostenibilità aziendale.

Scheda pratica di Stefano Antonelli, Giorgio Gentili | 4 Dicembre 2024
La gestione del capitale circolante: strategie per ottimizzare la liquidità aziendale

La scheda analizza l'importanza della gestione del capitale circolante netto operativo (CCNO) per la stabilità e la crescita aziendale, soprattutto nel contesto economico attuale. Un CCNO positivo può indicare un'azienda che non dipende eccessivamente dai fornitori per finanziare le proprie attività, mentre un CCNO negativo permette un uso più efficiente del capitale, pur comportando rischi con i fornitori. Attraverso il monitoraggio del ciclo del capitale circolante (CCC) e strategie su clienti, magazzino e fornitori, le aziende possono migliorare la propria efficienza finanziaria e mantenere una solida posizione di liquidità.

Scheda pratica di Stefano Antonelli, Giorgio Gentili | 27 Novembre 2024

I prossimi Corsi

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Le novità dal 30 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025
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Le novità dal 30 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025

di Carla De Luca | 7 Gennaio 2025
Le novità dal 23 al 29 dicembre 2024
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Le novità dal 23 al 29 dicembre 2024

di Marco Bomben | 30 Dicembre 2024
Le novità dal 16 al 22 dicembre 2024
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Le novità dal 16 al 22 dicembre 2024

di Stefano Rossetti | 23 Dicembre 2024
Trasferte e rimborsi spese: dal 2025 cambiano le regole
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Trasferte e rimborsi spese: dal 2025 cambiano le regole

di Francesco Geria - LaborTre Studio Associato | 15 Novembre 2024
Da non perdere
Professionisti e spese di trasferta, come cambia la parcella dal 2025

Con il D.Lgs. 13 dicembre 2024, n. 192, di revisione del regime impositivo dei redditi IRPEF-IRES, è stata rivista la disciplina dei redditi di lavoro autonomo. Tra le misure introdotte vi è la previsione che il rimborso delle spese sostenute dall’esercente arte o professione per l’esecuzione di un incarico, e addebitate analiticamente in capo al committente, non siano più qualificate come compensi. A partire dall’anno di imposta 2025, pertanto, il riaddebito di tali somme in parcella seguirà regole diverse rispetto al passato, di seguito esaminate con l’ausilio di alcune semplici esemplificazioni.

Circolare monografica di Sandra Pennacini | 2 Gennaio 2025
Decadenza dei termini di accertamento al 31 dicembre. Tra proroghe Covid e disposizioni sul CPB

La notifica degli atti di accertamento relativi al modello Redditi, IRAP e IVA 2019, periodo d’imposta 2018, deve avvenire entro il 31 dicembre 2024. Ciò in linea con le previsioni di cui agli artt. 43 del D.P.R. n. 600/1973 e 57  del D.P.R. n. 633/1972, in materia di “termini per l’accertamento”. Tale scadenza però deve tenere conto della proroga di 84 giorni fissata in periodo di pandemia dall’art. 67 del D.L. n. 18/2020. Proroga che, secondo l’Agenzia delle Entrate opera su tutte le annualità con termini di accertamento in corso alla data di entrata in vigore del Decreto citato, i cui effetti però sono stati oggetto di diversi interventi da parte della giurisprudenza. Inoltre si deve tenere conto di alcune disposizioni in materia di concordato preventivo biennale e di ravvedimento speciale per le annualità 2018-2022 che impattano sui termini di accertamento.

Commento di Andrea Amantea | 31 Dicembre 2024
Blocco rimborsi fiscali ex art. 28-ter e carichi scaduti. Effetti delle rateazioni e delle definizioni agevolate

Il D.Lgs. n. 110/2024  “Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione”, ha modificato in maniera sostanziale la disciplina della compensazione volontaria tra debiti iscritti a ruolo e rimborsi d’imposta ex art. 28-ter del D.P.R. n. 602/1973. La compensazione volontaria riguarderà tutte le entrate iscritte a ruolo dall’Agenzia delle Entrate nonché dagli altri enti titolari del credito che si avvalgono dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In caso mancata accettazione della proposta di compensazione, le somme da rimborsare resteranno a disposizione dell’agente della riscossione, fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di messa a disposizione per l’avvio dell’azione esecutiva ossia del pignoramento. La verifica di inadempienza che dovrà essere effettuata rispetto a cartelle e avvisi notificati deve però tenere conto dei carichi oggetto di rateazione o per i quali è in essere una definizione agevolata. Si deve altresì tenere conto di ulteriori istituti previsti a tutela del contribuente.

Commento di Andrea Amantea | 30 Dicembre 2024
Il ruolo del commercialista esperto in AML: lo Studio dei Commercialisti

La figura dell’Esponente aziendale AML (Anti-Money Laundering), introdotta nel Provvedimento della Banca d’Italia dell’1 agosto 2023, rappresenta un’evoluzione particolarmente significativa nell’ambito della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e testimonia la sempre maggiore attenzione alle responsabilità e alle competenze richieste a livello aziendale per garantire la conformità alla normativa in materia: appare subito chiaro come l’Esponente aziendale AML debba essere una figura non solo competente in materia di antiriciclaggio, ma anche dotata di buone capacità relazionali e ampia conoscenza delle dinamiche aziendali. Si tratta di compiti che rientrano nell’attività del commercialista e per questo il CNDCEC ha pubblicato una guida sull’argomento.

Circolare monografica di Studio tributario Gavioli & Associati | 27 Dicembre 2024
L’Approfondimento: DDL Lavoro e modifiche al regime forfetario, rivoluzione solo apparente

Il c.d. DDL Lavoro è stato definitivamente approvato l’11 dicembre 2024. Tra le novità, l’introduzione di una deroga alla causa ostativa prevista dalla Legge n. 190/2014 (art. 1, comma 57, lettera d-bis) afferente al divieto di mantenimento del regime forfetario in caso di esercizio di attività prevalente nei confronti del datore di lavoro, o ex datore di lavoro degli ultimi due anni. A prevederlo è l’art. 17 del citato Decreto, che va a disciplinare in maniera estremamente stringente le condizioni da rispettare al fine di poter godere della deroga stessa.

Circolare monografica di Sandra Pennacini, Marco Militello | 24 Dicembre 2024